20 DI PACE - Glossario delle buone pratiche di resistenza all’economia dello sfruttamento e della guerra.

 


A.P.S. “Link – Legami di Fraternità” - Ordine dei giornalisti della Sardegna - Comitato Riconversione Rwm - Net-One – media and communication for a United World  - Periodico "Città Nuova"- Scuola Civica di Arte Contemporanea - Giuseppefraugallery
Scuola Civica di Politica - La città in Comune  - Società Operaia di Mutuo Soccorso  - Ufficio Pastorale Sociale - Lavoro Giustizia Pace Ecologia – 
Diocesi di Iglesias -CGIL Area Internazionale Rete Pace e Disarmo - Warfree Lìberu dae sa gherra - Iglesias

SEGNALI DA UN FUTURO POSSIBILE
SOGNARE, VIVERE E COSTRUIRE LA PACE ATTRAVERSO L'ARTE, IL GIORNALISMO, L'ECONOMIA E LA CITTADINANZA ATTIVA

IGLESIAS 14 – 15 NOVEMBRE 2025 CENTRO CULTURALE DI VIA GRAZIA DELEDDA

_________________________________

Centro Sperimentazione Autosviluppo / Giuseppefraugallery / Scuola civica d’arte contemporanea /
Scuola civica di politica – La città in Comune / Warfree - Liberu dae sa Gherra

20 DI PACE

Glossario delle buone pratiche di resistenza all’economia dello sfruttamento e della guerra
A cura di ColLAB – Collettivo Laboratorio di curatela e comunicazione Scuola civica arte contemporanea



Il 14 e il 15 novembre, presso il Centro culturale di Iglesias, in occasione dell’evento Segnali da un futuro possibile, si terrà la mostra d’arte contemporanea 20 DI PACE - Glossario delle buone pratiche di resistenza all’economia dello sfruttamento e della guerra, un lavoro corale che intreccia arte e attivismo per raccontare le forme di resistenza civile nel Sud Sardegna.

Il progetto vuole essere un contributo d’indagine alla complessa realtà del Sulcis Iglesiente e del Guspinese, una delle aree storicamente più fragili del panorama socio-economico italiano: un territorio attraversato da decenni di sfruttamento minerario e industriale, oggi segnato dalla presenza militare e dalla produzione di armamenti, tra cui quella della Rwm Italia Spa, filiale della tedesca Rheinmetall, nota per la costruzione delle bombe Mk83 e Mk84 utilizzate nei conflitti internazionali. Qui il “progresso” si è tradotto in un ricatto occupazionale continuo, con gravi conseguenze sociali, ambientali e sanitarie per le comunità locali.

Accanto a questo scenario di marginalizzazione e contraddizioni, il territorio custodisce esperienze di resistenza dal basso, pratiche sociali, culturali e politiche che da anni generano alternative di convivenza, solidarietà e giustizia. La mostra nasce dall’esigenza di riconoscerle e valorizzarle, offrendo strumenti critici per leggere il presente e immaginare nuove possibilità di futuro in cui le comunità tornino protagoniste delle proprie scelte.

La mostra prende forma attraverso un glossario collettivo, composto da 20 manifesti contenenti le parole chiave sulle buone pratiche di resistenza all’economia dello sfruttamento e della guerra: 19 sono state scelte dalle attiviste e dagli attivisti coinvolti nel progetto, alle quali si aggiungeranno, su un manifesto lasciato appositamente in bianco, quelle che i e le partecipanti all’evento vorranno scrivere.

Ogni parola si trasforma in un percorso visivo: un testo esplicativo la accompagna, affiancato da un manifesto con il ritratto fotografico della persona che ha contribuito a definirla. Ne nasce un lessico della pace, fatto di pratiche quotidiane di cura, azioni di solidarietà e strategie di autodeterminazione collettiva.

La scelta del formato manifesto risponde alla volontà di coniugare la comunicazione politica con la dimensione artistica. La mostra si configura come un archivio in costruzione, un luogo in cui l’arte si intreccia con l’attivismo e diventa strumento critico per interpretare il presente. L’insieme dei materiali compone una cartografia della resistenza civile nel Sud Sardegna, in dialogo con le questioni globali legate alla pace, ai diritti e alla sostenibilità delle forme di convivenza.

Inaugurazione venerdì 14 alle ore 15:30

Presentazione della mostra sabato 15 ore 9:30, a cura di ColLAB – Collettivo laboratorio curatela e comunicazione - Scuola Civica Arte Contemporanea e degli attivisti e delle attiviste che hanno partecipato al progetto.

__________________________________________________________

Hanno partecipato alla redazione delle parole chiave

Associazioni: APS Rimettiamo Radici, Centro Sperimentazione Autosviluppo, Comitato Riconversione Rwm, ODV Consultiamoci, Scuola Civica di Politica, WarFree – Liberu dae sa gherra
Attiviste e attivisti: Anna Boi, Maria Elisa Casadei, Daniela Collu, Barbara Contini, Giovanna Gaias, Maria Gaias, Cecilia Guaita, Cinzia Guaita, Ombretta Murgia, Efisio Murgia, Marina Muscas, Marco Palomba Meridda, Patrizia Pili, Elisabetta Pilisio, Teresa Piras, Maria Rosaria Preite, Anna Maria Sau, Arnaldo Scarpa, Marinella Tidu.


Il concept del progetto è stato sviluppato dal Laboratorio di curatela e comunicazione per eventi espositivi della Scuola Civica d’Arte Contemporanea, con la partecipazione di 28 studenti e studentesse universitari, insieme a giovani professionisti e professioniste del settore.

La progettazione e realizzazione della mostra sono state curate e portate avanti dal collettivo ColLAB, nato all’interno dello stesso laboratorio.

_____________________________________________________________



Centro Sperimentazione Autosviluppo
Fondato a Iglesias nel gennaio 1999 da un gruppo di donne, il Centro nasce con l’intento di sperimentare forme e pratiche di autosviluppo a partire dai bisogni delle persone e dalle esigenze dell’ambiente locale.

Scuola Civica di Politica – La città in Comune
Associazione nata per essere un luogo di teoria e pratica dell’impegno civile e della democrazia partecipata. Promuove un nuovo rapporto con la Natura e la Terra, rafforzando la coesione comunitaria e favorendo trasformazioni sociali positive.




Warfree – Liberu dae sa Gherra
Rete che valorizza e sostiene le imprese sarde impegnate a offrire prodotti e servizi etici e sostenibili, certificati dal marchio europeo “WarFree – Liberu dae sa Gherra”.



Masterclass 2024-2025 Scuola civica arte contemporanea



Visiting Professor: Efisio Carbone, Micaela Deiana, Heart studio, Rita Pamela Ladogana.
Associazioni: Centro Sperimentazione Autosviluppo, Giuseppefraugallery, Scuola Civica d’Arte Contemporanea, Scuola Civica di Politica – La città in Comune e Warfree – Liberu dae sa Gherra.
Partecipanti: Ginevra Bondesan, Tania Cogoni, Noa De Santis, Thomas Donnelly, Luca Fantasia, Laura Farneti, Maria Firinu, Ilenia Giglio, Luigi Lai, Roberta Mannu, Luna Maiore, Roberta Mela, Elisa Medda, Marta Melis, Evelise Obinu, Federica Onnis, Andrea Pastore, Fabio Piccioni, Martina Pini, Federica Piras, Maria Piretti, Viola Pierozzi, Alessio Randaccio, Valeria Shabani, Francesco Simula, Anna Cristina Tinti, Viola Vanni, Francesca Vigani.



ColLAB – Collettivo Laboratorio di curatela e comunicazione della Scuola Civica d’Arte Contemporanea
Membri: Tania Cogoni, Eleonora Di Marino, Luca Fantasia, Maria Firinu, Pino Giampà, Luigi Lai, Riccardo Oi, Federica Onnis, Alessio Randaccio, Francesco Simula.




Post più popolari