Stefano Boccalini - Civico Mercato In Civica Terra



























Comune di Iglesias - CO.CI.M (Consorzio Operatori Civico Mercato)
Collettivo Giuseppefraugallery
Master Class Scuola Civica Arte Contemporanea Iglesias
Progetto CIVICA, percorsi d'Arte Pubblica e Partecipata al Mercato Civico di Iglesias
Stefano Boccalini “Civico Mercato in Civica Terra”
(intervento permanente sulla facciata del Mercato Civico di Iglesias)

Civica, percorsi d'Arte Pubblica e Partecipata, è un progetto di riqualificazione estetica e culturale del Mercato Civico di Iglesias, ideato e curato dal collettivo Giuseppefraugallery attraverso la Scuola Civica d'Arte Contemporanea. Coadiuvata da un Comitato Scientifico*, la progettazione è rigorosamente open source e svincolata dalla presenza di bandi e finanziamenti pubblici: tutti i progetti e le opere realizzate vengono donate al Comune di Iglesias e al Consorzio degli Operatori del Civico Mercato (COCIM).
In questi giorni si sono conclusi i lavori di recupero della facciata principale: la parte superiore è ora occupata dalla scritta “Civico Mercato In Civica Terra”, opera di Stefano Boccalini (Milano 1963), artista e docente di Arte Pubblica e Urban Design alla NABA, la cui ricerca è caratterizzata dall’intervento non solo nello spazio fisico delle città e del territorio, ma anche nelle relazioni sociali a loro intrinseche. L’opera di Boccalini fa emergere lo stretto rapporto della città con il Mercato, luogo attivo dove il patto con gli operatori diviene molto stretto, personale, basato su una scelta relazionale: non scegliamo semplicemente un prodotto su uno scaffale, ma quel prodotto venduto da quella persona.
Gli interventi previsti dal progetto Civica sono sempre preceduti da una serie di incontri pubblici per favorire la partecipazione attiva da parte dell'Amministrazione Comunale e degli operatori del Mercato. Da circa un anno, in un box del mercato dedicato alla governance del progetto, è stato inserito un dispositivo per la raccolta delle idee, che ha permesso di procedere con una progettazione condivisa e partecipata costruita partendo dalle esigenze e dalle aspettative di chi vive e frequenta la struttura, progettata nel 1934 da Ettore Sottsass e adattato, nel 1950, da Sottsass jr in occasione della IV Fiera delle attività industriali e commerciali sarde. Alcuni degli interventi vengono realizzati direttamente e a costo zero, altri, che prevedono opere complesse di ristrutturazione, una volta recuperato il budget necessario, sono affidati dal Comune direttamente a cooperative sociali che occupano lavoratori provenienti da categorie svantaggiate. In questo modo i costi vengono notevolmente abbattuti grazie non solo alla scelta delle modalità di intervento ma anche alla totale mancanza di spese di progettazione e intermediazione: per il rifacimento di tutte le pareti esterne, del pavimento e dell'impermeabilizzazione, sono stati spesi soli 70mila euro ed il mercato è rimasto chiuso per una sola settimana (consentendo comunque agli operatori di poter continuare l'attività di vendita all'esterno).






Il progetto













Nelle prossime settimane il collettivo Giuseppefraugallery e la Master Class della Scuola Civica d’Arte Contemporanea interverranno negli spazi interni; è già stata realizzata la pavimentazione in resina colorata che segue, attraverso lo schema ortogonale dei corridoi, la tipologia merceologica dei box, tra pochi giorni sarà ultimato l'inserimento nel pavimento di una serie di loghi etici che riassumono in sedici parole chiave l’idea di sostenibilità e partecipazione civica. Nei prossimi mesi alcuni box diventeranno spazi attrezzati in grado di attivare processi di dialogo, confronto, creatività e spazio sociale, per trasformare il Mercato in una fabbrica di idee, un’opera in grado di far incontrare i cittadini e coinvolgerli in maniera attiva, non solo un luogo dove fare la spesa in maniera piacevole. Un nuova agorà, fremente, vivace, una piazza dove riunirsi, uno spazio di democrazia finalmente non virtuale, luogo fisico, emotivo, “civico”, dove sperimentare, innescare processi culturali, confrontarsi faccia a faccia e crescere insieme come persone e come cittadini consapevoliNel più piccolo dei box del mercato nascerà anche un artist run space gestito dal collettivo GFG e dedicato alla ricerca ed alla sperimentazione nel campo dell'arte, del design e delle scienze sociali e antropologiche.



Collettivo Giuseppefraugallery:
Eleonora Di Marino, Pino Giampà, Roberto Casti, Riccardo Oi, Davide Porcedda.

Master Class Scuola Civica Arte Contemporanea:
Fabio Gambella, Lorenzo Luciani, Francesca Manca, Daniela Manca, Simone Melis, Luca Meloni, Valentina Rota.
* La Scuola Civica Arte Contemporanea è un'opera d'arte pubblica e sociale del collettivo Giuseppefraugallery

Comitato Scientifico:
Stefano Boccalini (artista e docente di Arte pubblica alla NABA di Milano); Francesco Careri (architetto e docente di Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre), Micaela Deiana (curatrice indipendente, collabora con Flash Art e il Giornale dell'arte), Ettore Favini (artista e docente alla NABA di Milano), Luca Francesconi (artista e rubricista Gambero Rosso), Luisella Girau (architetto ed autrice della pubblicazione I Sottsass in Sardegna), Giangavino Pazzola (Curatore indipendente, Ph.D. student in Urban and Regional Development presso il Politecnico e l’Università di Torino, project manager per lo sviluppo locale a base culturale), Gianni Pettena (architetto, professore di Storia dell’Architettura Contemporanea all'Università di Firenze e di Progettazione alla California State University), Alessandra Pioselli (critico, curatore, collaboratrice di Artforum, direttore dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo e docente di Arte pubblica presso il master in economia e management dell’arte e dei beni culturali del Sole24Ore), Tullio Tidu (Storico dell'arte, redattore di Risorse didattiche per l'Arte contemporanea), Giorgio Viganò (collezionista, ex presidente dell'Osservatorio permanente sul mercato immobiliare).








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