Roberto Cascone #ilquadrodelproblema, workshop e incontro pubblico


























L'artista Roberto Cascone è stato il Visiting professor in residenza nel mese di Febbraio.

Durante il Corso 2.0 advanced della Scuola Civica d'Arte Contemporanea ha tenuto un workshop con gli studenti e un incontro pubblico.
Dopo essersi messo in gioco raccontando, insieme al suo percorso artistico, tutta la sua vita e i suoi problemi personali, psicologici ed esistenziali, ha chiesto ai partecipanti di fare altrettanto, assegnando poi loro un esercizio personalizzato tratto dal suo libro ArTherapy curarsi con l'arte contemporanea. I lavori saranno portati avanti nel laboratorio di arte terapia attivato nella scuola durante il trimestre.


Nato a Napoli nel 1958, ma cresciuto a Bologna, nel 1980 si trasferisce a Firenze dove lavora come DJ a Controradio.  Dopo la prima personale (Caffè Voltaire, 1983), è attivo su vari fronti: disegna la copertina di Open, art magazine radiotrasmesso in Basic, cura rassegne video al Tenax e concerti e serate al Backdoors di Poggio a Caiano. Lasciato il DAMS di Bologna, nell'84, frequenta la facoltà di architettura di Firenze dove, con Gianni Pettena e Giuseppe Chiari, approfondisce il rapporto tra musica e architettura.  Comincia l'interesse per materiali e oggetti trovati che impacchetta con "domopack", collabora con studi di architettura e per allestimenti di still life su giornali (Amica). Nel corso degli anni 90 espone soprattutto a Milano in mostre collettive e personali in spazi no profit (ViaFarini e Care of), e gallerie d'arte (Eos, Pilat e Artra). Attivo dal 1997 nel Progetto Oreste, viene invitato al convegno del Link di Bologna sulla giovane arte italiana e alla Biennale del 99. Sempre negli anni 90, dopo l'esperienza di Mistika Zero (1991-94), con cui produce eventi ludici, e dopo aver creato la prima agenzia, Rentwork, con Mari Iodice fonda RA First Agency, contenitore di happening ed operazioni relazionali come il Cattelan Funs Club (con la art fanzine Cattelanews). Nel 1996, con Giuseppe Vicenzo, crea Bondage, trasmissione di Radio Onda d'urto e performance che presenta in due interventi alla Quadriennale di Roma su invito di Cesare Pietroiusti. Nel 1997, dopo aver partecipato con il Comico a domicilio alla mostra Arte x tutti a Codogno (Lo), curata da Loredana Parmesani, e dopo aver vinto il premio Serial Public a Trieste, crea il Club del silenzio realizzando ricerche su luoghi silenziosi delle metropoli culminate nel 2001 con l'operazione partenopea Silence Dreams (con mostra personale allo Studio Morra di Napoli). Dopo varie mostre collettive, come Lavori Domestici, Casa Bonomi, Varese (2002), a cura di Valerio Dehò, e From the Pages of my Diary, alla galleria Belvedere di Vienna (2004), a cura di Casaluce-Geiger, si dedica alla stesura di "Artherapy. Curarsi con l'arte contemporanea" pubblicato nel 2007. Nel 2010 realizza The two Cities, mostra di autoscatti realizzati a Milano col telefono cellulare, che vengono esposti alla Giuseppefraugallery di Gonnesa (CI), a cura di Barbara Martusciello. Tra il 2011 e il 2012 partecipa a diversi eventi, come L'opera utile, alla galleria Cart di Monza, Artherapy Research, a cura di Laura Marchesi by “birthmark”, nella mostra IoNoi alla Fondazione Marco Mantovani, e Il lavoro dell'artista e la sua igiene mentale, allo Studioventicinque, entrambe a Milano. Nel 2014 l'ultima mostra personale dal titolo "Vita omnia" presso lo Spazio Ostrakon a Milano.

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