OPEN CALL / Corso 2.0 (advanced)




Corso 2.0 (advanced) - deadline 31 Gennaio

L’inizio è previsto nel mese di Febbraio 2015, il corso (30 h) avrà durata trimestrale, è previsto un incontro settimanale, sempre di domenica, mentre durante la settimana saranno attivati i laboratori e gli workshop.
L’iscrizione e la frequenza sono gratuite; è gradita, ma non obbligatoria, una libera offerta in generi alimentari, materiali e/o servizi utili, da condividere insieme e con i nostri ospiti.


I posti disponibili nel Corso 2.0 (advanced) sono 10, 1/3 dei quali riservati ai residenti ad Iglesias e nella provincia.
Per la formazione della graduatoria avranno preferenza nel punteggio i seguenti requisiti elencati nell'ordine:
  1. Motivazione (max 300 parole).
  2. Laurea, frequenza, iscrizione, presso Università di qualsiasi indirizzo.
  3. Diploma di scuola secondaria superiore.
A parità di requisiti saranno prese in considerazione le domande pervenute in ordine cronologico.
I partecipanti che hanno completato il corso 1.1 sono ammessi di diritto e non concorrono per i 10 posti messi in bando.

Durante il corso si alterneranno lezioni e incontri con artisti, curatori ed altri protagonisti del mondo dell’arte contemporanea, con momenti di scambio di saperi, di approfondimento, di ricerca e sperimentazione.

Per partecipare alla selezione richiedere il modulo a:
scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com. 

SCADENZA: sabato 31 Gennaio 2015 

 PROGRAMMA*

Teoria
  • Linguaggi e codici espressivi dell’Arte Contemporanea
  • Teoria della percezione e Antropologia del gusto
  • Elementi d'Arte Pubblica e Sociale
  • Arte e Sistema dell’Arte
  • Arte Contelmporanea e Arte terapia
Laboratori e aree di ricerca e sperimentazione
a.    Arte pubblica e sociale
b.    Risorse didattiche 2.0 per l’Arte Contemporanea
c.    Pittura contemporanea
d.    Arte terapia

Incontri e workshop
La scuola accoglierà in residenza come visiting professor: Roberto Cascone (Febbraio), Helena Hladilová, Namsal Siedlecki (Marzo), Stefano Boccalini (Aprile), Francesca Di Nardo (Maggio). 
Dario Lino Costa e Marco Lampis saranno invece alcuni degli artisti sardi invitati a tenere incontri e workshop con gli studenti.


*Il programma è open-source, i partecipanti al corso potranno modificarlo, svilupparlo o integrarlo

Visiting professor in residenza:

Roberto Cascone 
Nato a Napoli nel 1958, ma cresciuto a Bologna, nel 1980 si trasferisce a Firenze dove lavora come DJ a Controradio.  Dopo la prima personale (Caffè Voltaire, 1983), è attivo su vari fronti: disegna la copertina di Open, art magazine radiotrasmesso in Basic, cura rassegne video al Tenax e concerti e serate al Backdoors di Poggio a Caiano. Lasciato il DAMS di Bologna, nell'84, frequenta la facoltà di architettura di Firenze dove, con Gianni Pettena e Giuseppe Chiari, approfondisce il rapporto tra musica e architettura.  Comincia l'interesse per materiali e oggetti trovati che impacchetta con "domopack", collabora con studi di architettura e per allestimenti di still life su giornali (Amica). Nel corso degli anni 90 espone soprattutto a Milano in mostre collettive e personali in spazi no profit (ViaFarini e Care of), e gallerie d'arte (Eos, Pilat e Artra). Attivo dal 1997 nel Progetto Oreste, viene invitato al convegno del Link di Bologna sulla giovane arte italiana e alla Biennale del 99. Sempre negli anni 90, dopo l'esperienza di Mistika Zero (1991-94), con cui produce eventi ludici, e dopo aver creato la prima agenzia, Rentwork, con Mari Iodice fonda RA First Agency, contenitore di happening ed operazioni relazionali come il Cattelan Funs Club (con la art fanzine Cattelanews). Nel 1996, con Giuseppe Vicenzo, crea Bondage, trasmissione di Radio Onda d'urto e performance che presenta in due interventi alla Quadriennale di Roma su invito di Cesare Pietroiusti. Nel 1997, dopo aver partecipato con il Comico a domicilio alla mostra Arte x tutti a Codogno (Lo), curata da Loredana Parmesani, e dopo aver vinto il premio Serial Public a Trieste, crea il Club del silenzio realizzando ricerche su luoghi silenziosi delle metropoli culminate nel 2001 con l'operazione partenopea Silence Dreams (con mostra personale allo Studio Morra di Napoli). Dopo varie mostre collettive, come Lavori Domestici, Casa Bonomi, Varese (2002), a cura di Valerio Dehò, e From the Pages of my Diary, alla galleria Belvedere di Vienna (2004), a cura di Casaluce-Geiger, si dedica alla stesura di "Artherapy. Curarsi con l'arte contemporanea" pubblicato nel 2007. Nel 2010 realizza The two Cities, mostra di autoscatti realizzati a Milano col telefono cellulare, che vengono esposti alla Giuseppefraugallery di Gonnesa (CI), a cura di Barbara Martusciello. Tra il 2011 e il 2012 partecipa a diversi eventi, come L'opera utile, alla galleria Cart di Monza, Artherapy Research, a cura di Laura Marchesi by “birthmark”, nella mostra IoNoi alla Fondazione Marco Mantovani, e Il lavoro dell'artista e la sua igiene mentale, allo Studioventicinque, entrambe a Milano. Nel 2014 l'ultima mostra personale dal titolo "Vita omnia" presso lo Spazio Ostrakon a Milano. 

Helena Hladilová
Helena Hladilova nasce a Kroměříž, Repubblica Ceca a dicembre nel 1983. Attualmente vive e lavora a Torino. Si forma alla Facoltà di Belle Arti dell’ Università VUT, Brno; all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano e all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Dal 2008 e co-fondatore e co-curatore dello spazio espositivo GUM studio a Torino.
Le sue opere nascono spesso in forte relazione al contesto in cui sono presentate, mettendo alla prova i limiti e il funzionamento di uno spazio per sondarne le potenzialità inespresse. I suoi lavori variano da interventi intimi a presenze più evidenti nello spazio, a volte attraverso la sola sostituzione o aggiunta di un elemento, costringendo l’osservatore a riconsiderare le condizioni ambientali iniziali.
Mostre personali: 6ARTISTA ( conDavide Stucchi), Macro, Roma, 2014; Co2, Torino, 2014; Vitrine 270°, Gam di Torino, 2013; NaCI (con Namsal Siedlecki), L’a projectspace  Palermo, 2012;  Giuseppe Frau Gallery, Agri-gallery Barega, 2012; m.odla gallery, Prague, 2012.Mostre collettiveTo continue. Notes towards a Sculpture Cycle, Nomas Foundation, Roma, 2014; PenA3 L’a projectspace, Palermo, 2014; Il rituale del serpente, Fondazione Pastificio Cerere, Roma, 2013; RECORD, Fondazione Bevilacqua la Masa, Piazza San Marco, Venezia, 2012; Sotto la Stradala Spiaggia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2012.


Namsal Siedlecki

Nasce negli U.S.A. nel 1986,vive e lavora a Torino. Dal 2008 è co-fondatore e co-curatore dello spazio espositivo GUM studio a Torino.
Selected Shows:  Museo Apparente, Napoli; Mediating Landscape, Sala Murat, Bari, curated by Flip project; Aroma, Operativa arte contemporanea, Roma, curated by Cripta 747; Il rituale del serpente, Fondazione Pastifcio Cerere, Roma, curated by Gianni Politi; Accadde domani, Barriera, Torino curated by Resò; network
ultimaT, GUM studio, Torino, IT
De Sculptura, Galleria FuoriCampo, Siena, curated by Gino Pisapia (solo show with Giulio Delvè) Versus XIX, Velan Center, Torino, IT curated by Francesca Referza; Museo della Resistenza, Torino, curated by S. Collicelli Cagol, organized by GAM Torino;  Giuseppe Frau Gallery, Agri-gallery Barega.

Stefano Boccalini
Nasce nel 1963 a Milano dove vive e lavora.
Nel 1987 si diploma in scultura alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano dove nello stesso anno inizia ad insegnare come assistente di Gianni Colombo, da allora ha continuato ininterrottamente a lavorare nella stessa accademia dove attualmente è docente di Arte Pubblica e di Urban Design.
E’ stato tra i fondatori di Isola Art Center , è consulente dell’Archivio Gianni Colombo, vicepresidente di Art For The World Europa e fa parte del board di Careof.
Lavora con istituzioni pubbliche e gallerie private in Italia e all’estero, lo Studio Dabbeni di Lugano è la Galleria di riferimento dell’artista.
Fin dalle prime installazioni il rapporto con lo spazio è l’elemento che caratterizza il suo lavoro e se all’inizio, questo rapporto era di tipo fisico – e si sviluppava nelle relazioni con l’architettura e la natura – successivamente inizia a trasformarsi attraverso un insieme più complesso di fattori, sociali e antropologici.
La natura capitalistica dei processi economici attuali è al centro degli ultimi progetti: la svolta linguistica dell’economia e le sue ricadute simboliche e sociali nella pervasività finanziaria, svelano dinamiche su cui il suo lavoro riflette criticamente.


Francesca Di Nardo

Curatrice indipendente e coordinatore artistico, è stata direttrice del Program of Artists and Curators-in-residence della Dena Foundation for Contemporary Art di Parigi (2006/2011). Laureata in Storia dell'Arte Contemporanea e in Scienze dei Beni Culturali-Cinema all'Università di Milano. Nel 2005 consague un Master in Pratiche Curatorial all'Accademia di belle arti di Brera. Lavora come curatrice indipendente in Francia, Italia, Belgio e Olanda. Docente alla NABA a Milano e allo IED (European Institute for Design). Ha collaborato con riviste internazionali (Mousse, Flash art), coordinatrice editoriale di libri d'artista (Ryan Gander, Renata Lucas, Chiara Fumai).

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